Parole e costrutti alla francese
Vediamo, dunque, gentili amici, alcuni vocaboli e costrutti alla francese che in buona lingua italiana sono da evitare.
La nostra “fonte” sono sempre i mezzi di informazione. In corsivo i costrutti gallicizzanti e in parentesi quelli corretti.
Il barbone ritrovato alla stazione dalle forze dell’ordine, nonostante i suoi ottant’anni e passa, si porta bene (gode ottima salute); il Mosè è un capo d’opera (capolavoro) del Buonarroti; sull’A1, ieri, ha avuto luogo (è accaduto) un gravissimo incidente; il presidente della squadra si è felicitato (si è rallegrato) per la bella e importantissima vittoria; il pubblico ha potuto assistere a uno spettacolo sensazionale (impressionante); l’indomani (il giorno dopo) l’ospite ha lasciato, di buon’ora, la città; l’uomo è stato immediatamente messo al corrente (informato) dell’accaduto; in quel caffè le consumazioni (bibite) si pagano veramente care; bisogna stabilire una linea di demarcazione (separazione, confine) tra le due località; i rapinatori parlavano con marcato (spiccato) accento dell’Est; tutto il mondo (tutta la gente) ricorda quell’avvenimento; oggi quel cantante è una celebrità (persona celebre); la confezione (lavorazione, fattura) di quell’abito non è piaciuta al grande pubblico; il rango (grado) di ammiraglio corrisponde a quello di generale; la partita è stata aggiornata (rimandata) per l’impraticabilità del campo; l’ospite, inatteso, è stato colmato d’attenzioni (cortesie).
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