Quando le preposizioni sono indispensabili
Pochi giorni or sono, abbiamo speso due parole, due, sull’uso superfluo delle preposizioni; oggi ne spendiamo altre due sulle omissioni erronee delle stesse. Vogliamo dire, insomma, che a volte le preposizioni sono indispensabili e omettendole si commette un vero e proprio errore sintattico-grammaticale. Come consuetudine pilucchiamo qua e là dalla carta stampata, mettendo in corsivo le preposizioni che gli articolisti hanno omesso. Vediamo.
Mi affretto, cortese amico a rispondere alla tua appassionata lettera; tutti sanno, in paese, che l’avvocato Taldeitali aspira la (alla) carica di sindaco; prima di ripartire la regale coppia conta di fare una puntatina a Firenze; i reduci, dopo la sfilata, confidavano di incontrare gli amici di un tempo; la polizia lo ha arrestato mentre tentava di varcare i cancelli della villa; amici accorrete, venite a vedere che bello spettacolo; il candidato sperava di superare l’esame subito, ma rimase deluso; il testimone disse di credere di poter affermare con sicurezza di averlo visto uscire dal locale alle 23.00; l’uomo, ricoverato in ospedale, sembra cominci a dare segni di ripresa.
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