Orrire

Forse pochi eletti conoscono il verbo in questione perché di uso raro o letterario e non lemmato da buona parte dei vocabolari.
Il Treccani in linea — se non cadiamo in errore — è uno dei pochissimi che lo registra:

«orrire v. tr. e intr. [dal lat. horrere], ant. raro.
Avere in orrore qualche cosa: orrir la mal’usanza (Iacopone). Come intr., inorridire, provare orrore di fronte a qualche cosa».

Per la coniugazione completa e corretta si clicchi su Verbi Italiani — orrire

10-02-2016 — Autore: Fausto Raso