Lo asma o la asma?
Mi piacerebbe capire, una volta per tutte — ci scrive il lettore Severino di Viterbo — se il sostantivo asma è di genere maschile o femminile: una volta leggo un’asma, un’altra un asma.
La questione cortese amico, è controversa. Da tempo immemorabile linguaioli e vocabolari si accapigliano per stabilirne il sesso, appunto.
Alcuni vocabolari seguendo la regola della grammatica secondo la quale i sostantivi in -a sono femminili si schierano recisamente per il femminile, appunto: un’asma.
Altri salomonicamente, sono per il genere bisex; altri ancora sono decisamente per il maschile: un asma (senza apostrofo).
Noi, sommessamente, propendiamo per questi ultimi. E per una ragione semplicissima e logico-linguistica: buona parte dei sostantivi di derivazione greca, quelli che finiscono in -ma e -ta sono di genere maschile. Non abbiamo, infatti, il poema, il teorema, il pianeta, il poeta, il tema, il dramma?
Perché, dunque, asma, finendo, appunto in -ma dovrebbe essere un’eccezione e prendere il genere femminile?
Chi sostiene la femminilità di asma dovrebbe scrivere, nel plurale, le asme e non come correttamente deve essere gli asmi o gli asma.
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