Dedicato a chicchessia...
Qualche giorno fa la mia attenzione è stata attirata da un vistoso cartello che faceva bella mostra di sé nella vetrina di un pretenzioso negozio: «può entrare chiunque – ingresso libero».
Che cosa c’è di tanto strano? Si domanderanno i miei tre lettori. È presto detto: l’uso spudoratamente errato del pronome chiunque. E vediamo il perché.
Chiunque, oltre che un pronome indefinito è anche un pronome relativo. E una legge grammaticale — che non tutti rispettano — stabilisce che un pronome relativo deve mettere in relazione due verbi; deve, cioè, introdurre una proposizione subordinata. Non si può adoperare da solo, vale a dire assoluto.
In parole più semplici il cartello in questione avrebbe dovuto recitare: «chiunque voglia, può entrare». Chiunque, come si può notare, mette in relazione i verbi volere e entrare.
Suggeriamo, quindi, agli amatori del bel parlare e del bello scrivere, di sostituire, in casi di dubbio, chiunque con chicchessia: «può entrare chicchessia». Dedichiamo queste noterelle, per tanto, a chiunque ami la lingua o, meglio, a… chicchessia.
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