Guadagnare: il suo uso improprio
Il verbo guadagnare, come recitano i vocabolari, significa ricevere remunerazione del proprio lavoro; ottenere qualcosa come riconoscimento del proprio impegno, delle proprie qualità”: guadagnare 800 euro il mese; guadagnare la simpatia delle persone ecc. Nel verbo in questione, insomma, è insito e sottinteso un lavoro, una fatica fisica o intellettuale.
Taluni lo adoperano — col beneplacito di alcuni vocabolari — alla francese con il significato di vincere e simili: guadagnare 300 euro al gioco; guadagnare una scommessa. In questi esempi dove sta la fatica insita nel verbo? È un uso, questo, che gli amatori della buona lingua non debbono seguire.
Ancora peggio l’uso di guadagnare — adoperato soprattutto dagli intrattenitori televisivi — con il significato (che non gli è proprio) di raggiungere, arrivare, entrare, giungere e simili: se gli ospiti vogliono guadagnare l’uscita. Ci sembra che il Pianigiani metta bene in evidenza che si raggiunge qualcosa sempre con l’aiuto della forza (fatica) o dell’intelligenza (intelletto): Etimo.it guadagnare
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