Addetto di o addetto a?

Secondo i redattori titolisti di un quotidiano in rete l'aggettivo e sostantivo addetto si costruisce con la preposizione di e non, correttamente, con la a: Fuori servizio, scioperano a Torino gli addetti del commercio e del turismo.

Per costoro, insomma, si è addetti di qualcosa e non a qualcosa, come riportano i migliori vocabolari della lingua italiana.

Addetto significa, infatti, destinato, adibito. Si dice adibito di qualcosa o adibito a qualcosa?

C'è ancora qualcuno disposto ad accusarci di censurare la lingua biforcuta della stampa?

01-10-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


I verbi famulatori

Non crediamo di peccare di presunzione se affermiamo che la stragrande maggioranza (tutti?) dei lettori che seguono le nostre modeste noterelle — sul buon uso della lingua italiana — non ha mai sentito parlare dei verbi famulatori in quanto l'argomento è snobbato dai sacri testi grammaticali, quelli in nostro possesso, per lo meno.

Sono così chiamati, dunque, i verbi servili o modali (volere, dovere, potere). Famulatorio è un aggettivo deverbale, non attestato in alcuni vocabolari, e vale servizievole, servile e simili.

Viene dal latino famulatorius, da famulatus, participio passato di famulor (essere disponibile, servizievole). I verbi dovere, volere e potere, dunque, sono famulatori perché sempre servizievoli nei confronti degli altri verbi.

30-09-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Che amicaglia!

Segnaliamo un sostantivo snobbato dai vocabolari dell'uso (si trova solo qui): amicaglia.

Sostantivo denominale femminile. Indica un gruppo di persone che ostenta (o ostentano) amicizia. Si usa, per lo più, in senso spregiativo.

È composto con il sostantivo amico e con il suffisso “-aglia”.

29-09-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink