Passare il quarto d'ora di Rabelais
Vi è mai capitato, cortesi lettori, di provare sulla vostra pelle il quarto d'ora di Rabelais? Di trovarvi, cioè, in un momento difficile, in una situazione critica?
In particolare, gentili amici, di dover pagare senza avere i soldi o di dover rendere conto di qualcosa senza averne i mezzi? P. M. Quitard così spiega questo modo di dire: «si racconta che Rabelais si trovava a Lione e non aveva i soldi per pagare la stanza presso la quale aveva preso alloggio. Aguzzato l'ingegno, dispone sul tavolo, in bella mostra, alcuni pacchetti con sopra scritto: polvere per il re, polvere per la regina, polvere per il delfino. L'oste, credendo di trovarsi di fronte a un avvelenatore, non ci pensò due volte e lo denunciò.
Il curato di Meudon (Rabelais) fu immediatamente arrestato e condotto, sotto buona scorta, a Parigi. Dopo tante peripezie fu ammesso al cospetto del re Francesco I.
Questi, che ben conosceva l'indole mattoide del suo suddito, comprese tutto, ringraziò i gendarmi di Lione per avere svolto in modo encomiabile il loro dovere e invitò a pranzo... l'avvelenatore».
Fragranza e... flagranza
Abbiamo notato, e con stupore, che molti operatori dell'informazione credono che i sostantivi fragranza e flagranza siano l'uno sinonimo dell'altro. Li adoperano, quindi, indifferentemente. No, i due termini hanno significati totalmente diversi.
Diamo la parola al vocabolario Treccani in rete:
«fragranza s. f. dal lat. fragrantia, der. di fragrans -antis «fragrante».
— Odore intenso, gradevole e delicato: la f. delle zagare; la f. del pane appena cotto; una f. intorno Sentìa qual d'aura de' beati Elisi (Foscolo).
flagranza s. f. dal lat. flagrantia; v. flagrante.
— Nel linguaggio giur., condizione di un reato che viene constatato nel momento stesso in cui viene commesso; stato di f., quello in cui si trova l'autore di un reato quando è sorpreso nell'atto stesso di commetterlo, ovvero quando, immediatamente dopo il reato, è inseguito dalla forza pubblica, dall'offeso dal reato o da altre persone, ovvero è sorpreso con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso poco prima il reato.
Straccagelosie
Il termine che avete appena letto — relegato nella soffitta della lingua — un tempo si usava per definire la persona curiosa, pettegola che sta sempre dietro le gelosie (persiane) per farsi i fatti degli altri.
E se lo riesumassimo?

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