Forma negativa
429. La proposizione negativa accompagna il verbo con parole di negazione, le quali possono essere avverbii o pronomi. Gli avverbii di negazione sono non e nè equivalente a e non, e i composti di questo, neppure, nemmeno, neanche e nelle proposizioni implicite e nei complementi la prep. senza. I pronomi negativi sono nessuno o niuno e nulla o niente. (Vedi P. I, cap. X, § 29 e seg.).

430. Non e nè hanno di per sè forza negativa, tanto se siano anteposti, quanto se siano posposti al verbo principale d’una proposizione; p. es. non voleva mangiare nè bere; posso non concedergli quello che desidera; non dico questo nè cotesto.

431. Quindi se siano ripetuti (nè .... non, nè .... non) mutano il senso della proposizione di negativo in affermativo; p. es. non posso non farlo, nè vorrei, anche potendo, non farlo, che equivale a dire: debbo farlo e vorrei farlo. – Trovandomi, si può dire, alla foresta, non posso non essere esposto a tutti che mi vengono innanzi. Caro. Lo stesso avviene della prep. senza preceduta da non o nè. Non senza maraviglia (= con maraviglia) ho più volte considerato donde nasca un errore ecc. Castiglione.

432. Gli altri avverbii negativi nemmeno ecc. e anche nè .... nè ecc. usate in modo correlativo, e così pure i pronomi nessuno, nulla, niente, conservano di per sè forza negativa, soltanto quando siano anteposti al verbo principale della proposizione; p. es. nè questo, nè quello mi piace; neppur questo fa per me; nessuno mi lusinga. – Nè anche dee spaventarvi il ricevere qualche mal termine. Segneri.

433. Ove siano posposti non fanno che continuare una negazione precedente, onde è necessario che il verbo sia accompagnato da non, nè, senza; p. es. non posso veder nissuno, nè trovar nulla di buono, nemmeno una minima cosa; partì senza dir nulla a nessuno. Non mi piace nè questo, nè quello, non voglio neppur cotesto. – Dal non avere nè mangiato, nè bevuto, nè dormito era indebolito. Lasca. – Non v’è più pace, nè in casa nè fuor di casa. Segneri.

434. Conservare alla prop. la negazione assoluta non, quando le parole negative relative siano anteposte al verbo; (p. es. nessuno non potrà ecc. nulla non mi piace. Neppur questo non mi piace ecc.) è da ammettersi soltanto per ragioni di stile. – Nè tu, nè io non possiamo intendere la ragione. Leopardi.

435. Talora la cong. nè posta una volta sola basta a negare anche la parola che le antecede, senza altra negativa. Sua lettera nè sua imbasciata più volli ricevere. Boccaccio. – Alcuno benefizio nè alcuna paura gli potè far dimenticare l’affezione che portava a Mess. Rinaldo. Machiavelli. Ma è modo di eccezione.