Genere del nome (come si riconosce)

Il genere , in linguistica, è quella categoria grammaticale in base alla quale nomi, aggettivi e pronomi sono distinti in maschili e femminili (o in maschili, femminili e neutri). Questo genere è dato, per lo più, dalla desinenza con la quale finiscono tutte le parole.

In linea generale sono maschili i nomi terminanti in -o , femminili quelli che finiscono in -a , mentre quelli in -e possono essere tanto maschili quanto femminili.

Alcuni nomi, però, pure avendo una desinenza per il maschile e per il femminile, si assomigliano perché possono sembrare di genere mobile ( gatto, gatta; fanciullo, fanciulla ecc.), ma il loro significato è totalmente diverso perché sono vocaboli che non hanno nulla da spartire tra loro come, per esempio, il foglio e la foglia ; il cappello e la cappella ; il porto e la porta ; il punto e la punta.

Altri nomi, invece, pur avendo la medesima desinenza (tanto per il maschile quanto per il femminile) cambiano di significato a seconda che siano impiegati al maschile o al femminile ed è il caso — fra i tanti — del camerata (compagno) e della camerata ; del fine (scopo) e della fine (termine, conclusione); del pianeta (astro) e della pianeta (paramento liturgico); del capitale e della capitale (città sede del governo di un Paese).

16-01-2017 — Autore: Fausto Raso