Essere un impiastro

Questo modo di dire — chi non lo sa? — si riferisce a persona uggiosa, importuna, antipatica o malaticcia.
Si dice anche di un lavoro o di un’occupazione che presenta una sgradevole e fastidiosa possibilità di riuscita.
La locuzione è una metafora tratta dalla scienza medica di un tempo, quando per curare le parti ammalate si applicavano su queste impiastri fatti a base di cere, resine e oli.
Questi medicamenti risultavano molto sgradevoli e la persona mal li sopportava.
Di qui, per l’appunto, l’uso figurato dell’espressione.

27-10-2012 — Autore: Fausto Raso