A onta di...

Questo sostantivo femminile (onta) significa, propriamente, vergogna, dispetto e simili.
Viene dal francese honte, a sua volta dal tedesco haunitha (dileggio, beffa): ha vinto a onta dei suoi avversari. Quando manca l'idea della vergogna, del dileggio, del dispetto il suo uso non è corretto.
È improprio, quindi, adoperare questo termine — come fanno alcuni — nel significato di nonostante: sono uscito a onta della pioggia. Si dirà, correttamente, nonostante la pioggia.

09-01-2009 — Autore: Fausto Raso