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Antonio Fogazzaro
(✶1842 †1911)
La religione
Fogazzaro fu profondamente cattolico e osservante e se tentò di conciliare Darwin e sant'Agostino fu soltanto perché riteneva, così facendo, di non violare alcun articolo di fede. Anche la sua adesione al modernismo, che non portò a nessun contributo concreto, era dettata dalla sua convinzione di mantenersi nel solco dell'ortodossia, tanto che si piegò subito alla condanna.La sua vera innovazione fu l'espressione del sentimento religioso; in sintonia con le esigenze dei lettori del suo tempo, manifestò nei suoi romanzi una fede religiosa che «...si alleava con l'amore e si profumava di peccato; sempre compromessa, sempre in pericolo e pur sempre divincolantesi e risorgente, viveva nella coscienza e pur anche nel subcosciente; non era un fatto ma un fare perenne, un'inesausta esperienza. Perciò si attirava facili anatemi e sarcasmi; eppure sempre avvinceva, sempre attirava nel suo gorgo meduseo, specialmente le donne. E sempre salvo rimaneva il principio, sempre intatta splendeva la maestà di Dio.
In fondo, la maggior seduzione dei romanzi del Fogazzaro consisteva nell'appagare il gusto borghese di affrontare il rischio e di ritraersene in tempo. Nella religione, come nella politica e nell'amore, si era condotti all'orlo del baratro, ma non ci si cadeva; si provavano le vertigini dell'abisso, ma da un fidato belvedere. Era come – tanto per restare nell'Ottocento e cioè in un'epoca che non conosceva ancora le acrobazie aeree – era come sulle montagne russe, che facevano sentire le ebbrezze delle ascese, le angosce dei vorticosi aggiramenti, lo spasimo della caduta; girava la testa, la coscienza si smarriva e si oscurava, ma solo per un attimo; il carrello funzionava a dovere, e alla fine si toccava terra palpitanti e felici».
La politica
Negli anni ottanta, dopo la caduta della Destra, era diffuso in Italia un senso di sfiducia e di scontento verso una classe politica, considerata corrotta e pronta a ogni compromesso, e verso il parlamentarismo, considerato inefficiente e limitante una possibile e auspicata azione della monarchia. Si era fatta largo l'idea che occorresse l'azione di un uomo forte, un Bismarck italiano che limitasse l'istituto parlamentare, desse forza alla monarchia, risolvesse la Questione romana e rendesse l'Italia autorevole e rispettata nel mondo. Sono le idee espresse nel Daniele Cortis e sono i progetti che Fogazzaro non ripresentò più nei suoi romanzi: nel Piccolo mondo antico torna ai passati ideali del Risorgimento, a un patriottismo semplice e generoso, che scaturisce dall'animo come un dovere morale, come affermazione di dignità contro la sopraffazione e l'ingiustizia.Dei tanti temi che agitavano la vita politica del suo tempo – l'avventura africana, la questione sociale, i moti in Sicilia e in Lunigiana, la sommossa di Milano, lo scandalo della Banca Romana – non si occupò mai.
Erano temi troppo forti, innaturali per un Fogazzaro che se poteva esprimere il dramma dei sentimenti, non poteva sottrarsi all'idillio nella rappresentazione della vita sociale che, nei suoi romanzi, è «...una beata e quieta arcadia, dove tutto va per il suo giusto verso, che è poi il verso gradito a chi sta in alto [...] in lui, profondamente sincero e convinto cattolico, viveva e operava sempre implicito il senso dell'uguaglianza delle anime, e questo non gli faceva avvertire, o gliela faceva avvertire troppo scarsamente, l'ingiustizia delle disparità sociali. L'uguaglianza giuridica e formale, che allora si era già raggiunta, lo appagava compiutamente [...] Fra i vari strati sociali non corrono relazioni d'interesse, ma d'affetto. Gli abitanti dei ranghi superiori trattano gl'inferiori con arguta bonomia, con amorevole condiscendenza, e ne riscuotono una commovente devozione».
Utilizzando il dialetto, introducendo effetti comici con l'impostare figure macchiettistiche al limite del verismo, e senza dar loro troppo rilievo, Fogazzaro trovò «...il talismano segreto che lo salvò dall'arcadia [...] Questo vivace brulicare di vita minuscola è sempre in funzione di quel che vibra nell'alto declamato della vita superiore. La scala sociale di questi romanzi si dispone come una scala armonica e non tollera né dissonanze né stonature: al virtuosismo del compositore rimane però la risorsa di ricavarne pregevoli effetti di contrappunto».
Antonio Fogazzaro fu molto amico del compositore italiano Gaetano Braga, il quale musicò il testo Il canto della ricamatrice. A sua volta, il Fogazzaro, ritrasse il compositore nella novella Il Maestro Chieco.
Opere
1863 - Una ricordanza del Lago di Como, Vicenza, Paroni, (pubblicazione per le nozze Scola-Patella)1865 - Albo veneziano: San Marco, Barcarola, Lido, Serenata, Vicenza, Longo, (pubblicazione per le nozze Clementi-Marchesini)
1868 - A mia sorella. Ode, (pubblicazione per le nozze Fogazzaro-Danioni)
1870 - Discorso tenuto al Teatro Olimpico per la dispensa dei premi agli alunni delle scuole serali civiche e rurali, Vicenza, Paroni
1871 - Najadi: 1. Al fonte, 2. Nel lago, Vicenza, Burato, (pubblicazione per le nozze Casalini-Barrera)
1872 - Dell'avvenire del romanzo in Italia, Vicenza, Burato, discorso
1874 - Miranda, Firenze, coi tipi dei succ. Le Monnier, poemetto in versi; nuova edizione a cura di Daniela Marcheschi, Bologna, Nuova S1, 2008
1876 - Valsolda, Milano, Brigola, raccolta di liriche dedicate al comune omonimo del comasco
1881 - Malombra, Milano, Brigola, romanzo
1885 - Daniele Cortis, Torino, F. Casanova, romanzo
1887 - Fedele e altre novelle, Milano, Galli, racconti
1888 - Il mistero del poeta, Milano, Galli, romanzo
1895 - Piccolo mondo antico, Milano, Galli, romanzo
1898 - Discorsi, Milano, Cogliati, saggio
1898 - Scienza e dolore. Discorso letto il 22 maggio 1898 nel Regio istituto veneto di scienze, lettere ed arti, Venezia, Tip. Ferrari, saggio
1901 - Il dolore nell'arte, Milano, Baldini Castoldi Dalai Editore, saggio
1901 - Piccolo mondo moderno, Milano, Hoepli, romanzo
1905 - Il Santo, Milano, Baldini Castoldi, romanzo
1910 - Leila, Milano, Baldini Castoldi, romanzo
Bibliografia
Antonio Fogazzaro, Per un recente raffronto delle teorie di S. Agostino e di Darwin circa la creazione, Milano, Galli, 1892.Antonio Fogazzaro, Piccolo mondo antico, Milano, Galli, 1896.
Antonio Fogazzaro, Origine dell'uomo e il sentimento religioso, Milano, Libreria editrice Galli di C. Chiesa e F. Guindani, 1893.
Eugenio Donadoni, Antonio Fogazzaro, Bari, Laterza, 1912
Luigi Russo, I Narratori, Bari, Laterza, 1922
Tommaso Gallarati Scotti, La vita di Antonio Fogazzaro, Milano, Mondadori, 1934
Benedetto Croce, L'ultimo Fogazzaro, in "La Critica", marzo 1935
Piero Nardi, Antonio Fogazzaro, Milano, Mondadori, 1938
Benedetto Croce, La letteratura della Nuova Italia, Bari, Laterza, 1912– 1940
Gaetano Trombatore, Il successo di Fogazzaro, in "Risorgimento", 1945
Antonio Piromalli, Fogazzaro e la critica, Firenze, La Nuova Italia, 1952
Attilio Momigliano, Storia della letteratura italiana, 3 voll., Milano, Principato, 1955
Corrispondenza Fogazzaro-Bonomelli, a cura di C. Marcora, Brescia, Morcelliana, 1965
Mario Gabriele Giordano, "Idealismo e realtà in 'Piccolo mondo antico'", in "Nostro tempo", a. XXI, nov. 1971-apr. 1972; ora in M.G. Giordano, A. Pavone, "Lo studio critico della letteratura italiana", Vol. III, Tomo I, Napoli, Conte, 1974.
Antonio Fogazzaro, a cura di A. Agnoletto, E. N. Girardi e C. Marcora, Milano, Vita e Pensiero, 1984
Antonio Piromalli, Introduzione a Fogazzaro, Bari, Laterza, 1990, collana "Gli scrittori"
Antonio Fogazzaro: il poeta, il romanziere, il saggista, a cura di G. Roi e V. Scheiwiller, Milano, Scheiwiller, 1991
Paolo Marangon, Il modernismo di Antonio Fogazzaro, Bologna, il Mulino, 1998, ISBN 88-15-06834-1
Stefano Bertani, L'ascensione della modernità. Antonio Fogazzaro tra santità ed evoluzionismo, Rubettino, Soveria Mannelli 2006, ISBN 88-498-1516-6
Arnaldo Di Benedetto, Fogazzaro, Di Giacomo e Heine, in Fra Germania e Italia. Studi e flashes letterari, Firenze, Olschki, 2008.
Ileana Moretti, Antonio Fogazzaro e Felicitas Buchner: un incontro nel Daniele Cortis. Con alcune lettere inedite, Roma, Bulzoni, 2009. ISBN 978-88-7870-406-0
Ileana Moretti, Antonio Fogazzaro, Felicitas Buchner e il cristianesimo sociale, Lanciano, Carabba, 2010. ISBN 978-88-6344-135-2
Tommaso Gallarati Scotti, La vita di Antonio Fogazzaro, a cura di Claudia Crevenna, con prefazione di Gianfranco Ravasi, Brescia, Morcelliana, 2011. ISBN 978-88-372-2531-5
Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera
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