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Francesco Guccini
(✶1940   †—)

Personaggi e racconti (2000-2015)

Il cantautore inaugurò il XXI secolo con Stagioni, album che ha come tematiche i diversi cicli temporali che attraversano lo scorrere degli anni. Tra i brani Autunno, Ho ancora la forza (scritta con Ligabue), Don Chisciotte (in cui Guccini duetta con il suo chitarrista impersonando il celebre personaggio di Miguel Cervantes) e Addio, da molti definita una nuova Avvelenata, ma con echi di maturità e dell'universalità del messaggio. Anche Stagioni e il rispettivo tour ebbero un ottimo successo; in parte inattesa fu soprattutto la grande affluenza di un pubblico molto giovane, che consacrò Guccini come un "artista di riferimento" di tre generazioni. Si ricordano soprattutto le parole di Cerami che si diceva «stupito, quasi incredulo, e soprattutto felicissimo di vedere migliaia di ragazzini ai suoi concerti.» Il disco uscì anche su vinile, in un'edizione speciale a tiratura limitata. Alcuni brani del disco successivo, Ritratti (2004), sono caratterizzati da dialoghi immaginari con personaggi storici come Ulisse, Cristoforo Colombo, Che Guevara; Odysseus, che apre il disco, ha un testo ritenuto da alcuni tra i migliori della sua carriera, con versi profondi che richiamano la sensazione del viaggio e numerose citazioni.

L'album prosegue, passando da Una canzone, fino a un brano dedicato a Carlo Giuliani, il ragazzo deceduto nel 2001 negli scontri del G8 di Genova. L'inedito inserito nel disco (La tua Libertà, 1971) rievoca le atmosfere de L'isola non trovata, mentre il brano Vite, ballata esistenziale tipicamente gucciniana, era da lui già stata composta per poi essere incisa da Adriano Celentano con alcuni tagli atti a ridurne la lunghezza. Ritratti ha fatto rilevare, oltre all'apprezzamento della critica musicale, anche un buon successo di vendite: il CD nel giorno di lancio, balzò subito per due settimane al primo posto della classifica italiana degli album, rimanendovi in totale diciotto settimane. Nel 2005 uscì il disco dal vivo Anfiteatro Live, registrato l'anno precedente nell'anfiteatro di Cagliari. Il doppio CD è accompagnato anche da un DVD che ripropone integralmente il medesimo concerto. Le vendite furono ottime: il DVD restò nella classifica ufficiale FIMI per ventidue settimane, al primo posto per un mese. Il 2006 fu un anno in cui si parlò molto di Guccini, e non solo per la sua attività artistica: ricevette infatti un voto in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica Italiana. Fu pubblicata la raccolta tripla celebrativa dei suoi 40 anni di carriera, rappresentata da 47 canzoni presenti nella sua The Platinum Collection. Il 3 aprile dello stesso anno, Guccini, pubblicò per la EMI France Nella Giungla, un brano singolo che tratta del rapimento di Ingrid Betancourt, traduzione di una canzone scritta da Renaud Sechan nel 2005, con musiche di Jan Pierre Bucolo. Sempre nel 2006 presentò la Compagnia Teatrale Pavanese impegnata nella Aulularia di Plauto, da lui tradotta dal latino nel dialetto del suo paese. Il 30 marzo 2007 ricevette a Catanzaro il "Riccio d'Argento" della rassegna Fatti di musica diretta dal promoter musicale Ruggero Pegna, riservato ai più grandi autori italiani; in ottobre uscì invece in libreria la biografia ufficiale di Guccini, "Portavo allora un Eskimo innocente" di Massimo Cotto (Giunti Editore). Nel tour dello stesso anno Guccini presentò una nuova canzone sulla resistenza (Su in collina), che è stata poi inserita nell'album L'ultima Thule.

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Parlando di questo disco futuro, Guccini, aveva anche rivelato di aver già scritto una canzone dedicata a Pàvana (Canzone di Notte n. 4) oltre che Il testamento di un pagliaccio che narra delle ultime volontà di un Clown giunto alla sua fine. Il brano fu inserito in scaletta nel tour 2008/2009, ed eseguito per la prima volta nella prima tappa il 20 giugno a Porretta Terme. Con un articolo del 21 aprile 2008, sul giornale La Stampa si diceva che l'autore aveva smesso di fumare e aveva iniziato ad ingrassare a causa dell'astinenza, perdendo, inoltre, l'ispirazione. Guccini, tuttavia, smentì la notizia alla trasmissione Che tempo che fa, il 18 maggio 2008.

Nel marzo del 2010 la Mondadori pubblicò Non so che viso avesse, un'autobiografia di Guccini che contiene, nella seconda parte del volume, un saggio critico curato dal professore Alberto Bertoni. All'interno dell'album Arrivederci, mostro! di Luciano Ligabue è contenuto il brano "Caro il mio Francesco", una dedica del cantautore di Correggio al suo collega, nonché amico, Francesco Guccini. Nel testo traspaiono evidenti critiche nei confronti di una parte dell'ambiente musicale, colpevole di snobismo ed incoerenza. Il 28 settembre 2010 è inoltre uscita "Storia di altre storie", nuova raccolta del cantautore modenese, contenente canzoni scelte da Guccini stesso, oltre ad una nota introduttiva firmata da Riccardo Bertoncelli (citato ai tempi de "L'avvelenata").

Il 2010 è anche l'anno in cui una nuova specie di pianta venne dedicata a Guccini dal botanico Davide Donati: si tratta di un cactus messicano, Corynopuntia guccinii. Divertenti sono le circostanze che hanno portato alla dedica, come racconta Donati: nel 2008, solo, in mezzo ad una piana desertica del Messico, stava ascoltando musica per ravvivare un po' l'esplorazione. Durante "Incontro" di Guccini incontrò la pianta sconosciuta, notando a proprie spese che, grazie alle sue tremende spine, "non perdona e tocca". Nel giugno 2010, quasi in occasione dei 70 anni di Guccini, la pianta schiuse un fiore rosso vino, cosa quasi unica per le Corynopuntia, cactus generalmente a fiore giallo. "Non potevo dedicarla ad altri" scrive Donati nell'articolo botanico.

Il 21 aprile 2011 il cantautore ha sposato a Mondolfo in seconde nozze Raffaella Zuccari, sua compagna di vita negli ultimi quindici anni. Nel 2012 Guccini torna in sala d'incisione, cantando nell'album di Enzo Avitabile Black tarantella la parte di testo in dialetto emiliano (scritta dallo stesso cantautore) della canzone Gerardo nuvola ‘e povere, storia della morte bianca di un lavoratore emigrato dal sud in Emilia che si aggiudica il Premio Amnesty Italia come brano che nel 2012 sa meglio scuotere le coscienze e far riflettere sui diritti umani. A giugno il cantautore decide di aderire (con i Nomadi, Laura Pausini, Luciano Ligabue, Cesare Cremonini, Nek e i Modena City Ramblers) al Concerto per l'Emilia, che si è tenuto a Bologna il 25 giugno 2012 allo Stadio Renato Dall'Ara per raccogliere fondi per aiutare le popolazioni colpite dal sisma

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Nel novembre 2012, dopo una lunga gestazione, è uscito l'album L'ultima Thule. Il disco ha venduto circa 100.000 copie nel solo mese di Dicembre, e a fine 2013 ha conseguito il secondo disco di platino per le oltre 120.000 copie vendute. Nonostante l'ennesimo successo ottenuto e i tutto-esaurito a ogni suo concerto, Guccini ha dichiarato di non volere più né incidere nuovi album né fare concerti, ritirandosi dalla carriera musicale e dedicandosi interamente a quella di scrittore.

Nel marzo successivo è uscito anche il dvd "La mia Thule", documentario che racconta attraverso immagini e interviste inedite le fasi di registrazione del disco "L'Ultima Thule" ad opera di Guccini e di tutta la sua band presso il Mulino di Chicon a Pavana. Anche "La Mia Thule" ha riscontrato un ottimo successo, risultando il sesto DVD musicale più venduto in Italia nel 2013 nella relativa classifica FIMI.

Nel 2015 Guccini ritorna a cantare, come ospite nella canzone Le storie che non conosci, di Samuele Bersani e Pacifico, brano il cui ricavato viene interamente devoluto in beneficenza alla Fondazione Lia, per finanziare laboratori di lettura per bambini non vedenti e ipovedenti a Bologna. Sempre nel 2015, il Club Tenco ha deciso di dedicare al cantautore modenese la storica rassegna che organizza ogni anno a Sanremo, chiamata comunemente Premio Tenco.

La poetica

La poetica di Guccini, apprezzata al giorno d'oggi da più voci e da celebri autori letterari, è estesa in una vastissima carriera musicale, entro la quale si possono individuare però delle caratteristiche comuni. Guccini è solito utilizzare diversi registri linguistici, da quello aulico a quello popolare; nei suoi testi si possono trovare citazioni di grandi autori, viene toccata un'enorme quantità di temi per giungere a delle conclusioni morali.

Leggendo tra i suoi testi è possibile tracciare le basi del suo pensiero: l'uso di differenti piani di lettura, il suo esistenzialismo, il tono metafisico, i suoi ritratti di personaggi ed eventi.

«Quella di Guccini è la voce di quello che un tempo si diceva il "movimento". Oggi, semplicemente una voce di gioventù. E cioè di granitica coerenza con il proprio linguaggio e pensiero. Nella sua opera c'è un discorso interminabile: sull'ironia, sull'amicizia, sulla solidarietà.»
(Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura 1997, Archivi Rai)

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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