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Pier Paolo Pasolini
(✶1922   †1975)

Anche per il critico Giancarlo Vigorelli, scopritore di Pier Paolo Pasolini sin da quand’'era un poeta adolescente, si tratta di omicidio omosessuale. Egli considerava Pasolini un uomo pieno di contraddizioni non tanto perché cercasse il sesso occasionale, ma per la violenza, “per il modo bestiale in cui si consumava durante nottate di violenza che non comprendevo. Fino alle sette di sera era una persona, dopo era tutt'altra… a me gelava il sangue quando lo vedevo il giorno dopo le sue avventure notturne pieno di graffi e lividi”.

Ferdinando Camon, la cui prefazione dei primi libri è stata scritta da Pasolini, afferma che lo scrittore è morto come ha rischiato tante volte di morire. Egli sostiene che le teorie del complotto rispondono al desiderio di alcuni amici di Pasolini di mondarlo dalla morte per omosessualità, vissuta anche comprando minorenni, per consegnarlo alla storia come morto per antifascismo. Sulle stesse posizioni, contro le teorie del complotto, si trovano anche Guido Santato, considerato il maggior studioso di Pasolini, e l'italianista Bruno Pischedda il quale aggiunge che queste teorie sono anche un tentativo di preservarne la statura di vate, un modo per custodire un'immagine mitica, consacrata, ponendola fuori e al di sopra di qualsiasi giudizio. Anche se la tendenza a credere nelle teorie del complotto, secondo Pierluigi Battista, prescinde dalla storia personale dello scrittore, e deriva dal fatto che "i gialli sono sempre più avvincenti della piattezza delle trame realistiche".

Il 31 ottobre 2000, ai microfoni di Radio Radicale, Giuseppe Zigaina rievoca le circostanze della scomparsa di Pasolini. Dal confronto con la simbologia presente in gran parte delle sue opere egli ha dedotto che Pasolini ha «progettato per quindici anni la sua morte»

A prescindere dai fatti e dalle reali responsabilità che hanno condotto alla sua morte, la fine di Pasolini sembra essere emblematica, al punto che la sua morte è stata paragonata a quella di Caravaggio:

«Secondo me c'è una forte affinità fra la fine di Pasolini e la fine di Caravaggio, perché in tutt'e due mi sembra che questa fine sia stata inventata, sceneggiata, diretta e interpretata da loro stessi.»
(Federico Zeri)
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Opere

Per l'importanza della sua poesia il critico statunitense Harold Bloom ha inserito Pasolini tra gli scrittori che compongono il Canone Occidentale.

Poesia

Poesie a Casarsa, Libreria Antiquaria Mario Landi, Bologna 1942.
Poesie, Stamperia Primon, San Vito al Tagliamento 1945.
Diarii, Pubblicazioni dell'Academiuta, Casarsa 1945 (ristampa anastatica 1979, con premessa di Nico Naldini).
I pianti, Pubblicazioni dell'Academiuta, Casarsa 1946.
Dov'è la mia patria, con 13 disegni di G. Zigaina, Edizioni dell'Academiuta, Casarsa 1949.
Tal còur di un frut, Edizioni di Lingua Friulana, Tricesimo 1953 (nuova edizione a cura di Luigi Ciceri, Forum Julii, Udine 1974).
Dal diario (1945-47), Sciascia, Caltanissetta 1954 (nuova edizione 1979, con introduzione di L. Sciascia, illustrazioni di Giuseppe Mazzullo).
La meglio gioventù, Sansoni ("Biblioteca di Paragone"), Firenze 1954.
Il canto popolare, Edizioni della Meridiana, Milano 1954.
Le ceneri di Gramsci, Garzanti, Milano 1957 (nuova edizione Einaudi, Torino 1981, con un saggio critico di Walter Siti).
L'usignolo della Chiesa Cattolica, Longanesi, Milano 1958 (nuova edizione Einaudi, Torino 1976).
Roma 1950. Diario, All'insegna del pesce d'oro (Scheiwiller), Milano 1960.
Sonetto primaverile (1953), Scheiwiller, Milano 1960.
La religione del mio tempo, Garzanti, Milano 1961 (nuova edizione Einaudi, Torino 1982).
Poesia in forma di rosa (1961-1964), Garzanti, Milano 1964.
Poesie dimenticate, a cura di Luigi Ciceri, Società filologica Friulana, Udine 1965.
Poesie (riunisce una scelta d'autore di 24 poesie da Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo e Poesia in forma di rosa); Garzanti, Milano 1970.
Trasumanar e organizzar, Garzanti, Milano 1971.
La nuova gioventù. Poesie friulane 1941-1974, Einaudi, Torino 1975.
Le poesie (riunisce Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa, Trasumanar e organizzar e alcune inedite); Garzanti, Milano 1975.
Pasolini, Poesie e pagine ritrovate, a cura di Andrea Zanzotto e Nico Naldini con disegni di Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Zigaina, Lato Side, 1980
Bestemmia. Tutte le poesie, 2 voll., a cura di Graziella Chiarcossi e Walter Siti, prefazione di Giovanni Giudici, Garzanti, Milano 1993 (nuova edizione negli "Elefanti", 4 voll., ivi 1995-1996).
Poesie scelte, a cura di Nico Naldini e Francesco Zambon, con una introduzione di F. Zambon, TEA, Milano 1997.
Tutte le poesie, 2 voll. in cofanetto, a cura e con uno scritto di Walter Siti, saggio introduttivo di Fernando Bandini, Mondadori, Milano 2003.

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Traduzioni poetiche

Dal latino
Dall'Eneide, in Umberto Todini, Virgilio e Plauto, Pasolini e Zanzotto. Inediti e manoscritti d'autore tra antico e moderno, in Lezioni su Pasolini, a cura di Tullio De Mauro e Francesco Ferri, Sestante, Ascoli Piceno 1997, p.56.

Dal francese
Roger Allard, Storia di Yvonne, in Poesia straniera del Novecento, a cura di A. Bertolucci, Garzanti, Milano 1958, pp.82–87.
Jean Pellerin, La romanza del ritorno, in Poesia straniera del Novecento, a cura di A. Bertolucci, Garzanti, Milano 1958, pp.88–93.
André Frénaud, Esortazione ai poveri, in «L'Europa letteraria», dicembre 1960.

In friulano
Niccolò Tommaseo, A la so Pissula Patria, «Il Stroligut», n. 1, avost 1945, p.19.
Giuseppe Ungaretti, Luna, «Il Stroligut», n. 2, avril 1946, p.19.

Dal greco al friulano
Tre frammenti di Saffo, in Massimo Fusillo, La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema, La Nuova Italia, Firenze 1996, pp.243–244.

Narrativa

Ragazzi di vita, Garzanti, Milano 1955 (nuova edizione: Einaudi, Torino 1979, con un'appendice contenente Il metodo di lavoro e I parlanti).
Una vita violenta, Garzanti, Milano 1959 (nuova edizione: Einaudi, Torino 1979).
L'odore dell'India, Longanesi, Milano 1962 (nuova edizione Guanda, Parma 1990, con un'intervista di Renzo Paris ad Alberto Moravia).
Il sogno di una cosa, Garzanti, Milano 1962.
Alì dagli occhi azzurri, Garzanti, Milano 1965.
Teorema , Garzanti, Milano 1968.
La Divina Mimesis, Einaudi, Torino 1975 (nuova edizione 1993, con una nota introduttiva di Walter Siti).
Amado mio preceduto da Atti impuri, con uno scritto di A. Bertolucci, edizione a cura di Concetta D'Angeli, Garzanti, Milano 1982.
Petrolio, a cura di Maria Careri e Graziella Chiarcossi, con una nota filologica di Aurelio Roncaglia, Einaudi, Torino 1992.
Un paese di temporali e di primule, a cura di Nico Naldini, Guanda, Parma 1993 (oltre a racconti, contiene saggi di argomento friulano).
Romàns, seguito da Un articolo per il «Progresso» e Operetta marina, a cura di Nico Naldini, Guanda, Parma 1994.
Storie della città di Dio. Racconti e cronache romane (1950-1966), a cura di Walter Siti, Einaudi, Torino 1995.
Romanzi e racconti, 2 voll., a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, con due saggi di W. Siti, Mondadori, Milano 1998.
Petrolio, a cura di Silvia De Laude, con una nota filologica di Aurelio Roncaglia, Mondadori, Milano 2005.

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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