acuìre 
a|cu|ì|re
pronuncia: /akuˈire/
verbo transitivo

rendere acuto, penetrante; aguzzare (specialmente in senso figurato) acuire la sete | acuire la vista | acuire il dolore | acuire il desiderio | il nuovo problema ha acuito la sua ansia | acuire la passione | la lontananza acuiva in lui il desiderio | acuire l'ingegno | acuire la fame | acuire l'intelligenza | acuire la sensibilità

Indicativo presente:  io acuisco, tu acuisci
Passato remoto:       io acuii, tu acuisti
Participio passato:        acuito

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acuìrsi 
a|cu|ìr|si
pronuncia: /akuˈirsi/
verbo pronominale intransitivo

diventare, farsi acuto o più acuto i contrasti nel governo si sono acuiti | la tensione si è ultimamente acuita | il dolore si è acuito | si acuiva in lui l'ansia dell'attesa | col passare del tempo il dolore si acuiva | una fievole serenità d'argento si levò su la Maiella, parve acuirsi come una spada sottile [D'Annunzio]

Indicativo presente:  io mi acuisco, tu ti acuisci
Passato remoto:       io mi acuii, tu ti acuisti
Participio passato:        acuitosi/asi/isi/esi

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ACTP (sigla)
acu– (pref.)
acucettore (s. masch.)
acuestesia (s. femm.)
acufene (s. masch.)
acuire (v. trans.)
acuirsi (v. pron. intr.)
acuità (s. femm.)
acuitade (s. femm.)
acuitate (s. femm.)
acuitivo (agg.)
acuito (part. pass.)
acuizione (s. femm.)
aculeare (v. trans.)
aculeato 1 (part. pass.)
aculeato 2 (s. masch.)
Aculeati 2 (s. masch. pl.)
aculeo (s. masch.)
aculeolato (agg.)


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