posciaché 
po|scia|ché
pronuncia: /poʃʃaˈke/
congiunzione

letterario grafia unita della locuzione «poscia che»


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Locuzioni, modi di dire, esempi


poscia che, posciaché = letterario congiunzione con valore temporale: dopo che poscia che m'ebbe ragionato questo, / li occhi lucenti lacrimando volse [Dante] § poscia che l'accoglienze oneste e liete / furo iterate tre e quattro volte [Dante] § poscia fermato, il foco benedetto / alla mia donna dirizzò lo spiro [Dante] | letterario congiunzione con valore causale: poiché poscia che voi mi promettete di pregare Iddio per me, e io il vi dirò [Boccaccio] § posciaché ogni mia gioia / per lo suo dipartire in pianto è volta [Petrarca] § non vissi indarno, / poscia che quella bocca alla mia bocca / premere fu dato Leopardi



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poscantino (s. masch.)
poscere (v. trans.)
poschinese (agg.)
poschinese (s. masch. e femm.)
poscia (avv.)
posciaché (cong.)
posciada (s. femm.)
posciade (s. femm.)
posciadico (agg.)
posciadista (s. masch. e femm.)
posciandra (s. femm.)
poscola (s. femm.)
poscondola (s. femm.)
poscrai (avv.)
poscritta (s. femm.)
poscritto (s. masch.)
poscrivere (v. trans.)


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