prodigalizzàre 
pro|di|ga|liz|zà|re
pronuncia: /prodigalidˈdzare/
verbo transitivo e intransitivo

arcaico donare, comportarsi con prodigalità; spendere, scialacquare, sperperare (anche in senso figurato) giovine, libero, agiato bello di costumi e d'ingegno, voi prodigalizzate questi aurei doni [Foscolo] | l'espressioni erano piene di quel sentimento ideale e celeste di adorazione che io prodigalizzava da tanto tempo alla Morosina della mia fantasia [Nievo]

Indicativo presente:  io prodigalizzo, tu prodigalizzi
Passato remoto:       io prodigalizzai, tu prodigalizzasti
Participio passato:        prodigalizzato

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prodico (agg.)
prodiere (s. masch.)
prodiero (agg.)
prodigalità (s. femm.)
prodigalizzare (v. trans e intr.)
prodigalizzato (part. pass.)
prodigare (v. trans.)
prodigarsi (v. pron. intr.)
prodigato (part. pass.)
prodigio (s. masch.)
prodigiosina (s. femm.)
prodigiosità (s. femm.)
prodigioso (agg.)
prodigo (agg. e s. masc.)
prodina (s. femm.)
proditore (agg. e s. masc.)


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