vaffancùlo 
vaf|fan|cù|lo
pronuncia: /vaffanˈkulo/
interiezione

1 volgare espressione ingiuriosa rivolta a chi infastidisce, annoia o comunque non si sopporta, che esprime sdegnoso disprezzo, rabbiosa impazienza, profonda irritazione, richiesta perentoria di non essere più importunato e simili; talvolta si abbrevia ‘fanculo; a volte, per attenuarne la volgarità, si usa la forma accorciata vaff! o vaffa! o vàffan! (anche sostantivato invariabile) vaffanculo, smettila di rompere! | ma vaffanculo, m'hai proprio seccato! | gli rispose con un vaffanculo | «Chiedimi subito scusa!» — «Vaffanculo!» | si allontanò con un vaffan mormorato tra i denti

2 volgare espressione di stizza, forte dispetto e contrarietà (anche sostantivato invariabile) vaffanculo ho forato una gomma! | ha staccato un vaffanculo dietro l'altro | ho perso il treno, vaffanculo!


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vaffanculare (v. trans.)
vaffanculato (part. pass.)
vaffanculeggiare (v. trans.)
vaffanculeggiato (part. pass.)
vaffanculo (int.)
vafro (agg.)
vagabile (agg.)
vagabondaggine (s. femm.)
vagabondaggio (s. masch.)
vagabondare (v. intr.)
vagabondeggiare (v. intr.)
vagabondeggiato (part. pass.)
vagabonderia (s. femm.)
vagabondo (agg. e s. masc.)
vagabundo (agg. e s. masc.)
vagale (agg.)
vagaloggia (s. femm.)
vagamente (avv.)
vagamento (s. masch.)


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