696. Se però il soggetto dell'infinito fosse quel medesimo della proposizione principale, si usa anche colla terza persona la forma soggettiva. Non bastandogli d'esser egli e i suoi compagni in breve tempo divenuti ricchissimi ecc. Boccaccio. - Richiesta se alcuno l'avesse. a quel misfatto consigliata, rispose di no e averlo ella sola divisato. Papi.

697. Il pron. riflessivo sè, non suole, nell'uso moderno, farsi soggetto dell'infinito: quindi o si tralascia o, se fosse necessario, si sostituisce coi pronomi egli, ella (vedi qui sopra), eglino, essi ecc. Negli antichi si trova spesso. Gabriotto seppe sè essere amato. Boccaccio. - Gli fece dire sè essere apparecchiato a fare ecc. Boccaccio. - Talora anche ne' moderni. Si avvisò di scrivergli un biglietto, in cui gli diceva sè essere (invece di d'essere o essere ella) testè arrivata da Caen. Papi.

Infinito con ellissi d'altro verbo
698. Spesso si adopera l'infinito in un modo sospeso, quasi dipendesse da un verbo principale sottinteso:
per esprimere maraviglia o ripugnanza. Io chiudermi (sott. dovrò) tra i deserti? .... Io darmi tanti tormenti? .... Io non mangiare? io non bere? io non dormire? io non parlare? io non ridere per tanti anni? Non può essere, non può essere. Segneri. - A tua madre non dir niente d'una cosa simile? (sott. potevi non dir ecc.) Manzoni. - Voi entrar negli abissi della mente, del cuor di Dio? .... e confidarvi di comprenderne tutto il come? Bartoli. - A dire che io il lasciassi (un farsetto) a costui per trentotto soldi! (a dire, cioè, che cosa strana sarebbe se si dicesse ecc.). Boccaccio;

699. per esprimere ferma risoluzione. Prima morire (sottint. voglio) che eleggermi una tal vita. Segneri;

700. per significare in una narrazione la fretta con cui avvennero certe azioni (detto infinito storico): si premette la prep. a. Indi i Pagani tanto a spaventarsi, Indi i Fedeli a pigliar tanto ardire, Che quei non facean altro che ritrarsi ecc. Ariosto. - Ognuno all'arme, a maneggiar destrieri A fornirsi di scudi, a provar elmi ecc. Caro. - Più di rado senza preposizione, alla latina. E qui fuggire e sgominarsi i Teucri E gli Achivi inseguirli, e via pe' banchi Delle navi cacciarli in gran tumulto. Monti:
dopo la interjezione ecco. Mentrechè tra le donne erano così fatti ragionamenti, ed ecco entrare nello chiesa tre giovani. Boccaccio. - Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo. Dante:

701. dopo pronomi e avverbii relativi, in proposizione dubitativa o interrogativa. Non sapeva dove andarsi. Boccaccio. - Il giudice non sapendo che dirsi, lungamente soprastette. Boccaccio. - Un passo, dal quale non si poteva vedere come uscirne. Manzoni. - Io non ho che fare nulla colla giustizia. Manzoni. - Aver donde vivere. Boccaccio. - Come fare, esclamava, dove andare? Manzoni.



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