832. Questo concetto impersonale non si esprime, com'è naturale, nè colla prima nè colla seconda persona grammaticale, poichè queste non si possono mai spogliare di un senso realmente personale, rappresentando la prima colui che parla, e la seconda colui, al quale si parla; mentre la terza grammaticale non involge necessariamente il concetto di persona umana o di cosa individuale.
833. Questo concetto esclude pure il plurale, perchè la moltiplicità, espressa dal plurale, denoterebbe cose individuali e determinate. La sola terza singolare pertanto costituisce il verbo impersonale. - Anche que' modi che non hanno persone si adoprano bene impersonalmente; tali sono l'infinito, il gerundio e, in certi casi, il participio passato.
834. Per dare poi all'impersonale un'esistenza a parte, un'indipendenza da ciò che fa le veci di soggetto, alcune lingue sogliono accompagnarlo col pronome neutro di terza persona (in francese il, p. es. il pleut, il y a, il manque ecc.; in tedesco es dünkt mich, es reget ).
835. In italiano il pronome corrispondente è egli e più spesso, in forma abbreviata, e' o gli (Vedi addietro, capitolo VI, § 13), molto frequenti nel parlar vivo e negli scrittori antichi, ma rari nell'uso moderno.
836. Anche ci e vi con alcuni verbi servono a dar loro senso impersonale d'esistenza locale: ci è, vi ha, ci corre, ci va ecc. benchè si possa anche ad essi premettere il pronome neutro e' ci è, e' ci ha.
837. Esempii misti. - S'è messa la più folta neve del mondo e nevica tuttavia. Boccaccio. - Che caldo fa egli? Anzi non fa egli caldo veruno. Boccaccio. - Egli è notte buja e pioveggina. Sacchetti. - E piove al fin quando sì spesso tuona. Ciriffo Calvaneo. - Questa non è la via d'andare ad Alagna (Anagni): egli ci ha delle miglia più di dodici. Boccaccio. - Chi vuole che un libro sia gradito egli ci dee essere delle figure. Gozzi. - Fa' conto che vi sia de' diavoli dabbene come v'è degli uomini. Leopardi. - Egli è qua un malvagio uomo che mi ha tagliata la borsa. Boccaccio.
838. Non è guari che qui venne Alimeto. Boccaccio. - Oggi fa l'anno che nel ciel salisti. Petrarca. - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. Petrarca. - Nè d'ancora v'è d'uopo nè di sarte. Caro. - Occorsogli di vedere il ricco letto, indietro fuggendo si ritornò. Boccaccio. - Soccorrer qui, non lagrimare accade. Ariosto. - Nessuna compagnia è piacevole, a lungo andare, se non di persone, dalle quali importi o piaccia a noi d'esser sempre più stimati. Leopardi. - Non ti dispiaccia Se Brunetto Latini un poco teco Ritorna indietro. Dante.
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