DIZIONARIO ITALIANO OLIVETTI - Grammatica italiana

391. Forme oggi rare: a fare che, a volere che. Forma erronea: a che per affinchè; p. es. Fecero una legge a che non si rinnovassero tali sconci.

Finali implicite

392. Si formano coll’infinito preceduto da per, o affine di. O anima, che vai per esser lieta. Dante. – Conviene far le cose cautamente, affine di non errare.

393. Oggi si adopera anche onde coll’infinito. Il soffersi per amore della Repubblica onde non dare agli scellerati cittadini un uomo da cui far capo. A. Cesari.

Proposizioni di maniera e guisa

394. Si uniscono alla principale mediante le cong. seguenti.

395. Come, secondochè, comunque indicano relazione e conformità fra la principale e la subordinata. Giri fortuna la sua rota Come le piace. Dante. – Vennero le due giovinette con due grandissimi piatti d’argento in mano pieni di varii frutti, secondochè la stagione portava. Boccaccio. – Egli è si sciocco che egli s’acconcerà comunque noi vorremo. Boccaccio.

396. Quasi, quasichè, come, come se, quasi come indicano pure relazione e conformità, ma come supposizione di cosa che non è vera; p. es. un’altra famiglia ch’io amava quasi fosse la mia. Pellico. – Mi struggo al suon delle parole Pur com’io fossi un uom di ghiaccio al sole. Petrarca.

397. Senzachè, che ... non indicano esclusione di qualche circostanza. Senzachè alcuno se ne accorgesse, una galea di corsari sopravvenne. Boccaccio. – Rade volte ti avverrà di usare lungamente con una persona anche civilissima, che tu non scopra in lei e ne’ suoi modi più d’una stranezza. Leopardi.

398. Salvo che, eccetto che, tranne che, se non che ecc. indicano eccezione. È tutto ferro eletto, Salvo che ‘l destro piede è terra cotta. Dante. – Dice S. Agostino che quella pena, eccetto che non è eterna, eccede mirabilmente ogni pena. Cavalca.

399. Oltre che, oltre di che, indicano aggiunta. Le quali, oltrechè bellissime siano, di leggiadria e vaghezza tutte le altre trapassano. Boccaccio.

400. Altre forme di simile valore sono senza che, lasciamo andare che ecc.

401. Non che (vedi P. I, cap. XXVII, § 14) esclude anche la possibilità, d’una circostanza. Non che riuscisse a trovar ragionai .... non sapeva quasi spiegare a sè stesso come ci si fosse indotto. Manzoni.

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