Predicato nominale
107. Il PREDICATO NOMINALE sta regolarmente dopo il verbo. Pur nondimeno si può invertir l'ordine per dare forza e gravità alla sentenza. Grandissima gloria vi è aver vinto Manfredi; ma molto maggiore è sè medesimo vincere. Boccaccio. - Sottilissimo accorgimento parve a me sempre quello di un certo Trochilo. Segneri.108. Si antepone sempre, quando sia un pronome interrogativo; p. es. Che cos'è questo? Ariosto. - Chi è costui? Dante.
Oggetto
109. Il sostantivo o le parole sostantivate in posizione di oggetto, si collocano regolarmente dopo il predicato verbale, da cui dipendono; regola che ha a suo fondamento il bisogno della chiarezza, ed anche l'abitudine, quasi costante, del popolo e degli scrittori. Ma quando dalla inversione la chiarezza non ne patisca, e la forza dello stile o la naturalezza del parlare ci guadagnino, si potrà talvolta anteporre l'oggetto al verbo.110. Esempii: La cagione di questa dieta non ho trovata negli scrittori. Giambullari. - Voi credete di dover esser giudicati da Cristo? E come dunque Cristo maledire in tutti i giuochi, Cristo bestemmiare in tutte le collere, Cristo spergiurare in tutti i contratti, Cristo disgustare in tutte le ricreazioni? Segneri.
111. Più spesso suol farsi, quando siano oggetto pronomi dimostrativi o di quantità, soli o seguiti da sostantivi. Niuna ne ha trovata, che non sia sommamente commendevole. Casa. - Quanto è maggiore il diletto o la contentezza, tanto più lena e più studio pongono nel cantare. Leopardi. - Veramente molto conforto e diletto ci porge .... l'udire il canto degli uccelli. Leopardi. - Riponesti ogni affetto tuo nel danaro. Questo procurasti con mezzi illeciti. Segneri. - Molti luoghi depresse, molti ricolmò, suscitando i monti e le colline. Leopardi.
112. In generale, affinchè non ne soffra la chiarezza, si dovrà badare che o il soggetto o l'oggetto siano di numero diverso, cioè l'uno singolare, l'altro plurale, ovvero che l'oggetto sia un pronome personale puro o relativo, che con la sua terminazione lo indichi chiaramente (me, te; lui, lei; cui ecc.).
113. L'oggetto si antepone al verbo fare nelle frasi un secolo fa, molti anni fa, benchè possa anche dirsi fa un secolo ecc.
114. Si pospone regolarmente al verbo avere, nelle frasi Vi ha una casa, vi ha molte persone ecc.
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