Esso usato come aggettivo
158. Esso adoprasi non di rado anche come aggettivo, premettendolo ad un nome detto poco avanti, o perchè spicchi di più, o perchè la ripetizione del nome non sembri fatta a caso e per trascuraggine. L'uomo non desidera e non ama se non la felicità propria. Però non ama la vita, se non in quanto la reputa instrumento o subietto di essa felicità. Leopardi.Esso come ripieno
Talora esso premette la d fonica e diventa desso che non si deve confondere col seguente.
Il pronome desso
160. Desso, di sua natura sostantivo, si adopera solo come predicato nominale dopo essere, parere, credere o esser creduto e simili verbi, e si riferisce per lo più a persona, di rado a cosa, ma non mai in senso neutro. Significa quello proprio, quello appunto. Gridando: questi è desso e non favella. Dante. - Hai tu sentito stanotte cosa niuna? Tu non par' desso. - Boccaccio. - Sciolti che sieno (i versi) da quel lor numero, non pajono più dessi. Caro. - Credendolo desso veramente, se gli avventò di fatto al viso. Lasca.Stesso e medesimo: loro differenza
161. Stesso e medesimo differiscono tra loro in questo: che stesso serve a dar rilievo a una persona o cosa, quasi accrescendone la realtà e separandola affatto dalle altre: mentre medesimo indica semplicemente che una persona o cosa corrisponde con sè stessa, vale a dire non è un'altra, nè mutata in un'altra da quella che si conosceva prima. Nondimeno si adoprano tutti e due sì nell'uno come nell'altro significato. Ambedue sono aggettivi e quando stanno senza un sostantivo che li regga, hanno bisogno dell'articolo, per prendere essi natura di sostantivi.I nostri siti
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