173. Il Griso riferì al suo padrone che Lucia era ricoverata nel tal monastero, sotto la protezione della tal signora. Manzoni. - Quando Renzo e i due compagni giunsero all'osteria, vi trovaron quel tale già piantato in sentinella. Manzoni. - Andava accompagnato da un tal Cristoforo. Manzoni.

174. Fingendo di chiamare una persona, di cui non ricordiamo il nome, diciamo Signor tale, signora tale. Madonna (signora) tale, guardate quanto è bello questo grano. Sacchetti.

Tale in senso neutro
175. Tale si usa anche neutralmente nelle frasi giungere a tale.... che, cioè a tal grado, a tal punto.... e nel modo proverbiale tal ne sia di voi, cioè, sia pur così, fate come vi piace. Sono io.... a tal venuto, ch'io non posso far nè molto nè poco. Boccaccio. - Se voi non volete aspettare, tal ne sia di voi, chè per oggi la festa è finita. Firenzuola. - In verso prende anche senso avverbiale di così. (Vedi più oltre, nel capitolo sui Pronomi relativi).

176. Si usa anche spesso il modo avverbiale talchè per cosicchè.
Nello stile elevato e più spesso nel verso, tale (anche senza l'articolo un) può prendere senso indeterminato e usarsi come taluno, alcuno, seguito dal relativo che. E già... discende l'erta.... Tal che per lui ne fia la terra aperta. Dante. - Di tai che non saranno senza fama Se l'universo pria non si dissolve. Petrarca.

177. Quindi in senso distributivo: Tale.... tale per questo, quello, alcuno, altri. Tale venne in figura del re di Francia, tale del re d'Inghilterra. M. Villani. - Tali rifiutarono, tali acconsentirono. Novellino.

Cosiffatto o siffatto
178. si adopera, di rado, ma con più efficacia, nel senso di tale. Di che gli occhi miei presero un dì cosiffatta (tale) esperienza. Boccaccio. - Questi cosiffatti modi fanno sovente acquistar biasimo. Boccaccio. - Cominciarono a tener maniera men discreta che a cosiffatte cose non si richiedea. Boccaccio. - L'ortografia è siffatta quale accennavamo al lettore. Salviati.



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