L'uno e l'altro in senso collettivo
198. Collettivamente si usa l'uno e l'altro, gli uni e gli altri sì di persone, come di cose. Scaldava il Sol già l'uno e l'altro corno Del Tauro. Petrarca. - Tanto l'età l'uno e l'altro da quello ch'esser soleano gli aveva trasformati. Boccaccio. - Io diedi parola e all'uno e all'altro. Gozzi. - Nè l'una nè l'altra cosa è in potestà mia. Leopardi.

L'uno e l'altro in senso reciproco
199. In senso reciproco si usa l'uno, l'altro; gli uni, gli altri, senza preposizione dopo verbi transitivi, e colle preposizioni dopo verbi intransitivi o riflessivi ecc. Queste famiglie combatterono molti anni insieme, senza cacciare l'una l'altra. Machiavelli. - Nella città di Pistoia fu già una bellissima donna, la qual due Fiorentini, senza saper l'un dell'altro, sommamente amavano. Boccaccio. - Vedi quanti spiriti riempion questa riva e come si calcano l'un l'altro. Gozzi.

200. Quando l'uno e l'altro sostantivati, in senso collettivo, si riferiscono a cose o persone di genere diverso, si flettono ciascuno secondo il genere stesso: l'uno e l'altra, gli uni e le altre. In senso reciproco si dice sempre l'uno l'altro, l'uno dell'altro, gli uni gli altri ecc.

Altro in senso neutro
201. Altro senza articolo prende senso di altra cosa. Veggendo che altro esser non poteva, s'ingegnò di darsene pace. Boccaccio. - Questa è altro che una buccia di porro. Firenzuola.

202. Modi avverbiali: altro! si usa nel linguaggio familiare per risposta affermativa, ma con acrescimento di forza; p. es., vi siete divertito? altro! Tutt'altro vale per negativa: vi è piaciuta? tutt'altro: per altro, congiunzione avversativa: senz'altro, in senso di subito, di fatto ecc.

Altri
203. usato principalmente nelle scritture (perchè nel parlar fatinigliare si dica più comunemente un altro) si riferisce sempre a persona. Me degno a ciò, nè io nè altri crede. Dante. - Nè voi nè altri con ragione mi potrà più dire che io non l'abbia veduta. Boccaccio. - Sentendo la reina che ad altri non restava a dir che a lei... cominciò. Boccaccio. Convien che alcuno prieghi, alcun minacci, altri condanni, altri ne mandi assolto (assoluto). Ariosto.

204. Nello stile elevato si usa talvolta altri per il semplice alcuno personale. Non mai la vita, ove cagione onesta Del comun pro la chieda, altri risparmi. Tasso.



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