C'è dieta e... dieta
Ecco una parola omofona e omografa di cui il nostro lessico è ricco, ma dal significato indipendente. L’accezione più nota, quella sulla bocca delle ragazze in modo particolare, è quella che recitano i vocabolari, vale a dire «regime alimentare a cui uno si sottopone per cura o per igiene; esso viene stabilito da un medico specialista il quale, tenendo presente l’attività svolta dal soggetto, il suo fabbisogno di calorie e il suo stato di salute generale, gli prescrive certe regole di vita e soprattutto la quantità e la qualità dei cibi di cui deve nutrirsi».
In questo significato il termine dieta è il latino diaeta, tratto dal greco δίαιτα (dìaita, che propriamente significa vita, quindi modo di vivere, tenore, regola di vita confacente alla salute).
L’altra accezione, quella di assemblea, è tratta dal latino dieta (senza il dittongo ae), un derivato di dies (giorno), vale a dire spazio di un giorno e, per estensione, giorno stabilito per l’adunanza. In origine con la dieta si intendeva l’assemblea nazionale dei popoli germanici, in seguito assemblea del sacro romano impero, alla quale prendevano parte i feudatari, l’alto clero e i delegati delle città imperiali riuniti per decidere questioni importanti.
Con il trascorrere del tempo il vocabolo in questione ha acquisito il significato generico di assemblea e, per estensione quello di parlamento. Se non cadiamo in errore, il Parlamento giapponese non si chiama Dieta?
Come si vede, dunque, i due termini omofoni e omografi pur derivando dallo stesso padre, il nobile latino, hanno un’origine etimologica diversa e significati differenti. Vediamo, in proposito, quello che dice anche Ottorino Pianigiani: Etimo.it - dieta
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