Omaggio
In questo periodo l’ omaggio , infatti, è particolarmente di moda, soprattutto presso i commercianti che, per farsi pubblicità, sogliono omaggiare i propri clienti. Cos’è, dunque, questo omaggio ?
Il termine, intanto, non è schiettamente italiano ma francese: hommage, derivato da homme, a sua volta tratto dal… latino homo.
Nel Medio Evo venne chiamato omaggio l’atto con il quale il vassallo o il feudatario poneva le proprie mani distese e giunte fra la destra e la sinistra del suo signore, davanti a lui, a capo scoperto, dichiarandosi uomo (homme) di suo tenimento , cioè servo a lui fedele e obbligandosi, soprattutto, al servizio militare.
Per estensione il vocabolo ha acquisito, in seguito, l’accezione di rispetto, di onore, di stima e coloro che intendono manifestare questa stima, questo onore, offrono, per l’appunto, un omaggio, cioè un dono.
Per i vocabolari, infatti, l’omaggio è ciò che viene offerto gratuitamente, in dono, per motivi specialmente pubblicitari.
Ma attenzione amici nell’omaggiare, cioè nell’ossequiare, perché come fa notare Abate Galiani nelle Lettere, « nel fare una profonda riverenza a qualcuno, si volta sempre le spalle a qualche altro ».
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