Avere il ginocchio della lavandaia
Per la spiegazione e l’origine di questo modo di dire — per la verità non molto conosciuto — riferito a una persona che soffre di tutti i mali; che è, insomma, un autentico cerotto, riportiamo le parole dell’insigne linguista Aldo Gabrielli. «... La fortuna della locuzione si deve all’umorista inglese Jerome K. Jerome (1859—1927) autore del romanzo “Tre uomini in barca”, in cui un personaggio ha sofferto di tutte le malattie, tranne il ‘ginocchio della lavandaia’. Malattia che, se pur rara, esiste veramente, ed è una forma di borsite, un’infiammazione del cuscino che protegge la rotula».
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