Che bello!? — Sì, che bello!
Il linguista Aldo Gabrielli, nel suo Dizionario Linguistico Moderno, condanna le espressioni Che bello!, Che buono! e simili perché — sostiene — in questi casi la congiunzione che ha valore di aggettivo dimostrativo e sta per quale e in quanto tale non può essere unito direttamente a un altro aggettivo ma o a un sostantivo o a un altro aggettivo seguito da un nome.
Noi, sommessamente, ci permettiamo di dissentire: in questi casi bello e buono sono aggettivi sostantivati e stanno per bellezza e bontà: che bello! (che bellezza!), nevica; faremo una bella vacanza. Naturalmente attendiamo una smentita da qualche linguista d'assalto.
Siamo confortati, comunque, da un grande autore: «...e se arriviamo un'altra volta ad avere delle barche sull'acqua, e a mettere i nostri letti laggiù, in quella casa, vedrete che bello starsi a riposare su quell'uscio, la sera quando si torna a casa stanchi, e che la giornata è andata bene». (Verga)
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