L'acluofobia

«Cortese dott. Raso,
seguo il suo blog da quando è nato e dal quale ho appreso molti segreti sulla nostra bella lingua, oggi sempre più maltrattata e offesa. Il suo lavoro, quindi, in difesa della lingua di Dante è ammirevole e degno di lode. Le scrivo per sapere se esiste un termine per indicare la tremenda paura del luoghi bui, paura di cui è affetta mia moglie. Non sono riuscito a trovare, nei dizionari consultati, il vocabolo, sempre che esista. Sa dirmi qualcosa in proposito?
Grazie in anticipo e cordiali saluti.
Giovanni T.
Gorizia
»

Sì, gentile Giovanni il termine esiste, anzi esistono perché sono due: acluofobia e scotofobia, entrambi di derivazione greca. Il primo, se non cado in errore, è ignorato da tutti i vocabolari; il secondo, invece, è attestato solo in alcuni. Vediamo la loro composizione. Acluofobia è composto con le voci greche ἀχλύς achlus (buio, oscurità) e φόβος fòbos (paura); scotofobia è formato con σκότος skòtos (buio) e, ovviamente, φόβος fòbos (fobia, paura).

11-03-2019 — Autore: Fausto Raso