L'anedonia
«Gentilissimo dott. Raso,
mi sono imbattuto per caso nel suo meraviglioso sito, cercavo una risposta a un dubbio linguistico che mi assillava da tempo: se con i cosiddetti verbi meteorologici si possono usare indifferentemente gli ausiliari essere e avere. L'ho sciolto grazie alla sua impareggiabile rubrica, che ho messo subito tra i preferiti.
Mi prendo l'ardire di scriverle per un quesito: esiste il termine anedonia? e se esiste che cosa significa? Ho trovato questo vocabolo leggendo una vecchia rivista. Ho interrogato tutti i vocabolari in mio possesso e quelli in rete, ma non ho avuto alcuna risposta.
Confido in lei. Grazie in anticipo se avrà la bontà di rispondermi e ancora complimenti per la sua indispensabile rubrica.
Cordialmente
Federico B.
Palestrina (RM)»
Cortese Federico, la ringrazio di cuore per le sue belle parole, fa sempre piacere ricevere apprezzamento per il proprio lavoro.
Quanto al suo quesito ha ragione, il termine in questione non è attestato nei vocabolari (lo riporta solo il De Mauro, se non cado in errore). Esiste, comunque; è di provenienza classica (greca) ed è adoperato in ambito medico con il significato di perdita o assenza della sensazione di piacere, soprattutto sessuale.
Veda qui.
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