Concordare...
Due parole due, sul verbo concordare perché, a nostro modesto avviso, molto spesso non è adoperato correttamente. Questo verbo, dunque, può essere tanto transitivo quanto intransitivo.
Nel primo caso ha i significati di: stabilire una cosa di comune intesa e riuscire a mettere d'accordo persone che sono tra loro in dissidio o in urto, quindi comporre divergenze, superare contrasti e simili: Dopo lunghe trattative le varie fazioni hanno concordato un periodo di tregua; Giovanni e Mario hanno finalmente concordato un comune piano d'azione.
Nel secondo caso assume il significato di coincidere: le tue idee concordano, vale a dire coincidono con le mie. In questo esempio il verbo concordare è costruito in modo corretto con la preposizione con. Quando, però, il predetto verbo sta per convenire, essere d'accordo si deve costruire con la preposizione (semplice o articolata) su: concordo con te su quanto hai detto, sono, cioè, d'accordo con te sulle tue idee.
Si è d'accordo (si concorda), insomma, su una cosa, non con una cosa, come ci capita di leggere sulla stampa e di sentire nelle varie radiotelevisioni. Quest'ultima preposizione si adopera esclusivamente con le persone: concordo con Luigi su quanto ha esposto. Dimenticavamo. A proposito di coincidere, nei tempi composti prende l'ausiliare avere, non essere: il mio arrivo ha coinciso con la tua partenza.
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