Son finite le messe a S. Gregorio
Questo modo di dire — probabilmente più conosciuto a Roma che nel resto del Paese — si tira in ballo quando si vuol mettere in particolare evidenza il fatto che non c'è più rimedio a una determinata cosa, tutto è finito; i giochi, insomma — come usa dire — sono ormai fatti.
Alcuni studiosi di cose liturgiche ritengono che la locuzione sia di provenienza prettamente romana e derivi dal privilegio di cui godeva — nei tempi andati — la chiesa di S. Gregorio al Celio dove si poteva celebrare una messa un'ora dopo mezzogiorno, per puro comodo dei ritardatari.
Da questo privilegio — per altro non provato — il popolo avrebbe coniato la suddetta espressione a significare, appunto, che tutto è finito, non c'è nient'altro.
Altri studiosi sostengono, invece, che la locuzione sia giunta a noi dalla celebre messa gregoriana che — secondo una pia credenza — ha il potere di liberare un'anina dal purgatorio.
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