Parlare a vanvera
Quasi ci vergogniamo nel proporre questo modo di dire, essendo conosciutissimo e adoperato a ogni piè sospinto da tutti coloro che vogliono mettere in evidenza il fatto che molte persone parlano a sproposito o senza aver riflettuto. Chi di voi, può dire, infatti, di non aver mai conosciuto un vanveriere?
Basta fare — come usa dire — mente locale per individuare nel collega d'ufficio o nel vicino di casa la persona del detto in oggetto.
Ciò che non è chiara, invece, è l'origine della locuzione, soprattutto l'etimologia di vanvera, vocabolo adoperato solo nel predetto modo di dire e nell'espressione fare le cose a vanvera, vale a dire senza senso, senza logica, senza criterio.
L'etimologia, dicevamo, è incerta; ci affidiamo, quindi, a quanto dice in proposito il linguista Ottorino Pianigiani.
A questo proposito invitiamo i lessicografi - se si dovessero imbattere in questo sito - a prendere nella dovuta considerazione il termine, da noi proposto, vanveriere, e metterlo a lemma nei dizionari. Non esiste, infatti, un vocabolo atto a indicare una persona che parla a vanvera.
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