Arare col bue e con l'asino
Quest'espressione — probabilmente poco conosciuta — ha moltissimi significati figurati e ci è stata consegnata — manco a dirlo — dal mondo contadino: l'agricoltore (di un tempo), per raggiungere lo scopo, non fa distinzione di sorta e ara sia con l'asino sia con il bue.
L'espressione si tira in ballo soprattutto nei confronti di un uomo che corteggia tutte le donne, senza distinzione alcuna, ma anche nei confronti di colui (o colei) che per arrivare al traguardo prefissosi non distingue il bene dal male.
La locuzione sembra particolarmente azzeccata se riferita alla persona che cambia atteggiamento o idea secondo l'opportunità del momento o a colui che vuole mantenere buoni rapporti con persone rivali tra loro o, ancora, riferita alla persona che vuol fare contemporaneamente gli interessi di due parti avverse.
Voi, cortesi amici, quanti "aratori" conoscete?
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