Un sù non errato
Alcuni stupiranno nell’apprendere che, contrariamente a quanto riportano le grammatiche (tutte?) e a quanto ci hanno insegnato a scuola, esiste anche – ed è un uso legittimo – un sù (con l’accento). Sembra errato, ma non è così.
Occorre distinguere, infatti, il su preposizione dal sù avverbio. Tra i due su c’è una notevolissima diversità di intonazione, di “suono” e, quindi, di... accento.
Il su preposizione è, in generale, atono: raccogli i panni su uno stenditoio; guarda su quella cima. Il sù con valore avverbiale è, invece, fortemente tonico: guarda sù, verso la cima; non andare sù.
Il sù avverbiale, per tanto, si può accentare e nessuno, docenti di lingua compresi, potrà dire che è uno strafalcione perché la linguistica lascia ampia libertà di scelta a colui che scrive.
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