Reliquario, voce popolare
I lettori ci perdoneranno se mettiamo ancora in evidenza gli orrori linguistici che quotidianamente ci propinano i massinforma (mezzi di comunicazione di massa). Ma non possiamo fare altrimenti.
I giornali vengono letti da tutti, così come i notiziari radiotelevisivi vengono ascoltati da tutti, per questo motivo i responsabili delle varie testate hanno il dovere, sì il dovere morale, di usare la lingua in modo corretto.
Ecco due titoli di un quotidiano in rete dove due strafalcioni fanno bella mostra di sé: «Lascia due reliquari rubati sull'altare e scappa Torino, una bancarella della droga davanti a una discoteca del lungopo» Vediamo, nell'ordine, le due smarronate.
Si scrive reliquiario, non reliquario (voce prettamente popolare), perché il termine proviene da reliquia, non reliqua. Quanto al fiume Po, in questo caso va accentato: lungopò.
Vediamo, in proposito, Il DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia, e il Treccani. Se i titolisti si fossero immersi nel mar dell'Umiltà, consultando un buon vocabolario, ci avrebbero risparmiato queste nefandezze linguistiche.
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