La gelosia è... persiana?
Sì, sembrerebbe proprio di sì; la gelosia è nata in Persia o, per lo meno, nei Paesi dell’Oriente. Non stiamo parlando della gelosia in senso proprio, ossia di quello stato d’animo caratteristico delle persone che, a torto o a ragione, dubitano della fedeltà e dell’amore dell’amato o dell’amata.
Stiamo parlando di quel marchingegno di legno (o di ferro), composto di stecche intelaiate trasversalmente e inclinate, che si mette nelle finestre per lasciare passare l’aria e la luce e non esser visti da occhi indiscreti; in altre parole stiamo parlando delle persiane, oggi sostituite dalle serrande.
Le persiane, chiamate anche gelosie, hanno una stretta relazione con la... gelosia, donde il nome, appunto. Questi serramenti che consentono a chi è dentro di guardare fuori senza esser visto, sono stati inventati proprio per motivi di gelosia: per proteggere le donne che sono in casa dagli sguardi degli uomini.
Le gelosie orientali (i prototipi, potremmo dire) erano fisse, quindi non si potevano aprire; molto spesso erano di pietra e chiudevano ogni porta della casa.
Le persiane arrivate a noi dal lontano Oriente sono state impiegate – come abbiamo visto – per motivi diversi dalla gelosia, oseremmo dire per ragioni più civili, anche se ne ricordano il nome. A questo punto, però, sorge spontanea la domanda: la gelosia è solo persiana?
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