Giusto fu impiccato a La Storta
Chissà quanti lettori, non sapendolo, hanno provato sulla loro pelle – in senso figurato, naturalmente – questo modo di dire (di origine romana: non sappiamo, sinceramente, se il detto abbia varcato i confini dell’Urbe) che sta a significare che in questo mondo non c’è giustizia; in senso lato, ovviamente.
Quanti lettori, per esempio, nella loro vita lavorativa si sono visti scavalcare – in posti direttivi o di responsabilità – da colleghi non meritevoli? Per queste persone vale il detto sopra citato: «Giusto fu impiccato a La Storta»; per loro non c’è stata giustizia.
L’espressione, dicevamo, è nata a Roma sotto il pontificato di Sisto V. Si dice che un certo Giusto, accusato di un gravissimo reato del quale sperava di rimanere impunito, mentre tranquillamente cercava di entrare a Roma, fu catturato a La Storta, alle porte della città, dalle guardie papali e immediatamente impiccato, senza avere il tempo di mettere piede nella città eterna per essere processato.
Il popolo, venuto a conoscenza del fatto, disse che se Giusto non poté entrare in Roma, un tempo culla del diritto, significa che a Roma non può esserci giustizia, e coniò l’espressione citata, volendo significare, in senso lato, che la giustizia non è di questo mondo.
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