Prendersi uno spaghetto
Prendersi uno spaghetto, vale a dire spaventarsi, provare un momento di fortissima paura: la strada era deserta e pioveva a dirotto, a un tratto ho visto un’ombra che si avvicinava verso di me; non vi dico che spaghetto mi son preso!
Per alcuni autori questo modo di dire familiare, particolarmente adoperato in Toscana, deriverebbe verosimilmente dall’immagine di una persona che si contrae su sé stessa per gli spasimi della paura, oppure che si raggomitola per ripararsi da un pericolo, proprio come si avvolge uno spago (spaghetto) sul gomitolo.
Più aderente alla realtà linguistica, a nostro avviso, la spiegazione che dà Ottorino Pianigiani:
etimo.it
23-11-2009 — Autore: Fausto RasoPer alcuni autori questo modo di dire familiare, particolarmente adoperato in Toscana, deriverebbe verosimilmente dall’immagine di una persona che si contrae su sé stessa per gli spasimi della paura, oppure che si raggomitola per ripararsi da un pericolo, proprio come si avvolge uno spago (spaghetto) sul gomitolo.
Più aderente alla realtà linguistica, a nostro avviso, la spiegazione che dà Ottorino Pianigiani:
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