Fare San Martino
Significa traslocare o trasferirsi, ma anche, in senso più ampio, cambiare luogo di lavoro. L'origine di questa frase fatta risale ad alcuni secoli or sono ed aveva un riscontro pratico sino a qualche decennio fa, quando una grossa parte della popolazione attiva della pianura padana era occupata nel settore agricolo (come mezzadri o braccianti).
L'anno lavorativo dei contadini terminava a inizio novembre e, nel caso il datore di lavoro (proprietario dei campi e padrone della cascina) non avesse rinnovato il contratto con il bracciante per un altro anno, egli era costretto a trovarsi un nuovo impiego altrove, presso un'altra cascina.
In tal caso doveva abbandonare la casa (anch'essa di proprietà del padrone) e trasferirsi nella nuova dimora, con tutta la famiglia al seguito. La data scelta per il trasloco era quasi sempre l'11 novembre, giorno in cui la Chiesa ricorda San Martino di Tours, per tradizione e per ragioni climatiche (il periodo di tempo stabile e soleggiato che contraddistingue — in media — i giorni attorno alla prima decade di novembre sono definiti estate di San Martino).
(da Wikipedia)
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