Osservazioni linguistiche
Tutti i giornali, quelli sportivi in particolare, scrivono gimcana (con tanto di m) in luogo della più corretta forma gincana (con la n).
Quest’ultima grafia, invece, è da preferire (essendo più corretta) perché più vicina all’etimologia del termine: l’indostano gendkana.
Non lo sostiene l’illustre signor nessuno, estensore di queste modeste noterelle, ma Aldo Gabrielli, la cui fama di padre della lingua è nota a tutti. Nel suo vocabolario illustrato della lingua italiana possiamo, infatti, leggere: «Inutili le forme gimcana e (peggio, NdR) gimkana. In origine campo di gioco destinato a vari esercizi di ginnastica; oggi comunemente gara all’aperto, composta di giochi d’abilità e di destrezza; gare automobilistiche o motociclistiche con percorso capriccioso e con ostacoli stravaganti, corse nei sacchi, esercizi di equitazione eccetera. Dall’inglese gymkhana, derivato dell’indostano gendkana, composto di gendu (palla) e khana (campo di gioco), alterato sull’inglese gymnastics (ginnastica)».
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