Guarda come neva!
Ci scrive Gustavo T da Brindisi: «Gentile dott. Raso, a proposito di toneggiare, verbo che non avevo mai sentito, anzi, lo avevo sentito ma credevo fosse uno strafalcione in bocca alle persone ignoranti, si può dire nevare per nevicare? Il primo, se corretto, mi sembrerebbe più... corretto sotto il profilo etimologico: neve, nev, nevare. Può dirmi qualcosa in proposito? Grazie».
Cortese amico, nevare esiste e come toneggiare è di uso antico o letterario. Non tutti i vocabolari lo registrano, però. Le copincollo ciò che riporta il vocabolario Treccani in linea:
«nevare v. intr. impers. [der. di /neve/]
(/néva/, ecc.; aus. /essere/), ant.
Nevicare: /nevato è sì/, /che tutto cuopre la neve/ (Dante); /Già su per l’Alpi neva d’ogni ’ntorno/ (Petrarca)».
Essendo un verbo meteorologico nei tempi composti si può coniugare — al contrario di ciò che sostiene il Treccani — anche con il verbo avere: ha nevato; è nevato. Si adopera l’ausiliare avere quando si indica la durata del fenomeno: ha nevato dalle 05.00 alle 11.00. Ieri è nevato.
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