Apiretico o apirettico?
«L’unica forma corretta — sostiene l’accademico della Crusca, Luca Serianni — è apiretico: si tratta di un termine ricavato modernamente (XIX sec.) dal greco ἀπύρετος (apýretos, ‘senza febbre’), composto di a- con valore negativo (il cosiddetto alfa privativo) e πυρετός (pyretós, ‘febbre, forte calore’) (la radice è la stessa di πύρ, πυρός (pyr, pyrós, ‘fuoco’), e si ritrova in pirite, piromane, pirosi ecc.). Perché la doppia t? Probabilmente per analogia con le numerose parole — anch’esse di origine greca — uscenti in '-ettico': apoplettico, asettico, dialettico, epilettico, scettico. Molti sono oltretutto i termini che condividono il comune àmbito medico e questo può aver favorito l’indebito allineamento di apiretico alla serie con '-tt-'».
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