Essere del gatto

Questa locuzione — probabilmente poco conosciuta — è di tradizione popolare. Ma che cosa sta a significare? Trovarsi in una situazione senza speranza, essere intrappolati, in modo particolare trovarsi in cattive condizioni economiche, cadere in rovina e non avere nessuna possibilità d'uscita, come un topo caduto inesorabilmente tra le grinfie di un gatto.

E a proposito di gatto, chi non conosce l'espressione Fare come la gatta di Masino? Chi si comporta, dunque, come la gatta di Masino? Tutti coloro che fanno finta di non accorgesri di nulla per non essere costretti a intervenire — per pigrizia, paura o altro — e prendere, quindi, gli eventuali provvedimenti.

La locuzione è tratta da un racconto popolare — che si perde nella notte dei tempi — in cui si narra di una gatta di un contadino, tale Masino, la quale chiudeva gli occhi per non veder passare i topi.

19-03-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Restare col culo per terra

Questa locuzione — dal sapore un po' volgare — è conosciuta, in senso metaforico, da quanti hanno subito, purtroppo, un tracollo finanziario, un fallimento.

Nel Medio Evo i falliti e tutti coloro che rifiutavano un'eredità passiva venivano condannati a una singolare pena: dovevano farsi battere il sedere sopra una lastra di pietra, nel centro di una piazza.

18-03-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


L'attoso

«Pregiatissimo dott. Raso,
sono un suo fan dai tempi dei tempi perché scrutando il suo sito c'è sempre da apprendere qualcosa in campo linguistico. Le scrivo perché leggendo un vecchio libro mi sono imbattuto in un termine che non avevo mai sentito; ho consultato tutti i vocabolari in mio possesso (anche quelli in rete) e non ho trovato traccia.
Il vocabolo in questione è
attoso. Le riporto la frase con il termine "incriminato": «... quando sarai al cospetto del barone non comportarti in modo attoso...». Può dirmi cosa significa, esattamente?
Grazie di cuore.
Un cordiale saluto.
Severino A.
Rovigo
»

Gentile Severino, il vocabolo non è attestato nei vocabolari perché è stato relegato nella soffitta della lingua. Un tempo si adoperava per indicare una persona leziosa, dai modi bambineschi.
Veda qui e qui.

17-03-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink