Assaccomannare

Forse poche persone, anche tra quelle cosí dette acculturate, conoscono il verbo “assaccomannare” perché la quasi totalità dei vocabolari non lo registrano.

Ed è un vero peccato – a nostro modesto avviso – perché il predetto verbo rende bene l’idea del “mettere a sacco”, quindi saccheggiare.

05-02-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink


Affegatare

Ancora un verbo relegato nella soffitta della lingua e, quindi, ignorato dai vocabolari: affegatare. Ci piacerebbe, invece, che fosse rispolverato perché esprime bene la "figura" della persona afflitta, accorata. Affegatare significa, infatti, “accorarsi”, “affliggersi” e simili: Giovanni, ti prego, non ti affegatare per cosí poco.

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02-02-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink


Ih e hi

Sono entrambe interiezioni e si adoperano a seconda delle sfumature che lo scrivente vuole mettere in evidenza, come si può rilevare dal “Treccani” in rete:

ih ⟨i⟩ interiez. – Esprime stupore, raccapriccio, rammarico, avversione, tedio e sim.: ih, quanta roba!; ih, che indecenza!; ih, che schifo! Ripetuta, esprime ironia, disprezzo e sim.: tu stai male e io no, ih ih; riproduce anche una risata sardonica, un pianto stridulo, un ghigno e sim.: dalla bocca ... gli venne fuori con suono stridulo e imbrogliato il ritornello d’una canzonettaccia francese ... seguìto da un ghigno: ih ih ih ih (Pirandello).

hi ⟨hi⟩ interiez. – Può esprimere sentimenti vari: disprezzo ironico (soprattutto verso chi manifesti boria, vanità o pedanteria), ostentazione di noncuranza, meraviglia davanti a cose eccessive, a lunghe enumerazioni, e sim. È inoltre il segno grafico con cui può essere reso un particolare modo di ridere o di piangere, con suoni acuti e brevi.

01-02-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink