Dirottare...

Ancora un verbo che – a nostro modo di vedere – molte volte viene adoperato impropriamente se non in modo errato: dirottare. Il significato proprio del verbo è, come si può leggere nei vocabolari, «dirigere una nave o un aereo o un treno o una corriera per una rotta (o percorso) diversa da quella stabilita»: i terroristi hanno dirottato l’aereo.

Spesso si usa in senso figurato o riferito a persone: il corteo dei manifestanti è stato dirottato verso un’altra piazza; ho dirottato i miei amici in casa di mio cugino; ho dirottato i sui gusti verso i miei.

Frasi simili, a nostro avviso, in buona lingua italiana sono da evitare perché si fa un uso “distorto” del verbo in questione. In casi del genere ci sono altri verbi che fanno alla bisogna: mandare, suggerire, fare, prendere: ho mandato i miei amici in casa di mio cugino; ho fatto avvicinare i suoi gusti ai miei.

Naturalmente molti linguisti – se dovessero imbattersi in queste noterelle – dissentiranno. Ma tant’è.

21-11-2017 — Autore: Fausto Raso — permalink


Sposare sotto l'albero fiorito

Chissà quanti amici lettori, inconsapevolmente, hanno messo in pratica questo modo di dire - per la verità poco conosciuto - che significa “sposare senza l’approvazione ecclesiastica”, vivere in concubinaggio.

La locuzione sembra sia nata a Roma, ai tempi della Repubblica Romana del 1798.

Narrano le cronache del tempo che allora i matrimoni si celebravano sotto l’albero della libertà innalzato sulla piazza del Campidoglio dove i promessi sposi, perché la loro unione fosse ‘legalmente’ valida, dovevano pronunziare alla presenza di un ufficiale dello stato civile la semplice formula: “Questo è mio marito”, “Questa è mia moglie”.

Da questa usanza è nato, appunto, il modo di dire suddetto, sposare sotto l’albero fiorito, vale a dire convivere senza regolare matrimonio.

20-11-2017 — Autore: Fausto Raso — permalink


Procurare danni...

Da un giornale locale: “Le piogge di questi ultimi giorni hanno procurato gravissimi danni alle coltivazioni”.

Questo titolo – a nostro modo di vedere – contiene una scorrezione: il verbo procurare adoperato nell’accezione di “arrecare”, “cagionare”, “causare”, “provocare”.

In buona lingua italiana si deve dire: “…. Ha causato, arrecato gravissimi danni alle coltivazioni”. Il verbo procurare significa “fare in modo che…”, “provvedere” e simili, come si può apprendere anche cliccando su questo collegamento: Etimo.it - procurare. Perché, dunque, dare al verbo in questione un significato che non ha?

17-11-2017 — Autore: Fausto Raso — permalink