1016. Dalla dignità del pontificato infuori, volle essere e fai della lor compagnia. Belcari. - Cristoforo era un uomo di molta autorità presso i suoi. Manzoni. - Il Saladino in grande ed onorevole stato appresso di sè il mantenne. Boccaccio. - Io mi fo a credere che la preziosa sua morte non cadesse lontano dalla metà di maggio. Bartoli.

1017. Questa fu senza fallo la sua opinione. Tasso. - Come potrò io vivere senza di te? Vita di Cristo. - Tra i loro comandamenti si è introdotta la discordia. S. Bernardo. - Le superficie (superfici) dei cilindri son tra di loro in proporzione delle loro lun

1018. Malgrado si congiunge anche col possessivo: mio, tuo, suo malgrado (invece di malgrado di me ecc.), e nel verso mal mio grado ecc. Quindi partì Ruggier, ma non rivenne Per quella via che fe' già suo malgrado. Ariosto. - Chi possendo (potendo) star cade tra via Degno è che mal suo grado a terra giaccia. Petrarca.

1019. Innanzi e davanti in certe frasi temporali ricusano la preposiz. di, p. es. innanzi tempo, avanti sera, avanti giorno. Ambrogiuolo si ritornò a Parigi avanti il termine preso. Boccaccio. - È dunque ver che innanzi tempo spenta Sia l'alma luce? Petrarca. Ma quando precedono un infinito, richiedono la prep.: avanti di leggere, innanzi di partire. - Fino può unirsi con a o da, secondo che si vuole indicare il moto verso un termine, o il moto da un termine verso di noi. Ma guarda i cerchi fino al più remoto. Dante. - La nostra amicizia cominciò fino dagli anni più teneri. Redi.

Preposizioni usate avverbialmente
1020. Molte preposizioni improprie si adoperano frequentemente a maniera d'avverbio. Ciò avviene nei seguenti casi:

1021. quando il termine di tali preposizioni si trovi unito al verbo in forma congiuntiva avverbiale o pronominale (mi, ti, si, loro ecc. per a me, a te, a se, a loro ecc.; ci o vi per in ciò, su ciò e sim.). Si costruiscono così le preposizioni contro, incontro, davanti, dietro, dentro, intorno, su, sopra, sotto ed altre. Il vescovo di Firenze aveva prima il duca d'Atene favorito, dipoi gli aveva congiurato contro. Machiavelli.

1022. Gli si buttò in ginocchioni davanti. Manzoni. - Oh dolcissime voci che mi suonano intorno. G. Gozzi. - Doveva tenersi intorno un buon numero di bravacci. Manzoni. - Levamiti d'attorno. Leopardi. - Siedimi qui accanto. Leopardi. - Quanto è migliore (meglio) i benefizii che ti sono stati fatti dagli amici, averli alle manie offerirli, non gittarli loro dietro. Varchi. - Son pazzo a pensarci su. Alfieri. - Facendovi sopra un poco di meditazione. G. Gozzi. - Vi so dir io che troverete un gran miracolo se ci date dentro. Bellini. - Senza adoprasi nello stesso modo dopo la avverbiale ne; p. es. non ne posso far senza, non ne volle star senza;