122. Quanto a di lui, cui e sim. anteposti al sostantivo, vedi il capitolo precedente, § 2.

123. Nella poesia si fa liberamente l'inversione. Morte comune e delle corti vizio. Dante. - Io vi farò veder nella mia caccia Di tutti i pesci sorti differenti. Ariosto. - Ed ascoltar di tre fanciulli il canto. Tasso.

I complementi avverbiali
124. I COMPLEMENTI AVVERBIALI formati con preposizioni (vedi P. II, cap. III) seguono per lo più al verbo, o si interpongono fra due verbi in dipendenza reciproca, ma lo precedono, quando debbono avvertirsi meglio, o che stanno in contrasto con qualche altra idea; p. es. Gli uomini non avevano avuto uso di vestimenti, ma di questi per l'innanzi furono costretti a fornirsi, e con molte industrie riparare alle mutazioni e inclemenze del cielo. Leopardi.

125. Esso medesimo diede leggi, stati e ordini civili alle nuove genti; e in ultimo volendo con un incomparabile dono beneficarle, mandò tra loro alcuni fantasmi ecc. Leopardi. - Erano tutti di professione ecclesiastici, e .... però nelle loro persone non militavano quei rispetti di onore, che militano nelle vostre. Segneri. - Gli cade sopra e con valore indicibile giugne a toglierli ancor di mano la spada. Segneri. - Di queste due ragioni di voci stimo che il buono scrittore possa far capitale. Giordani.

126. Talora i complementi, anche lunghi e varii, s'interpongono, ove il senso lo richieda, fra l'ausiliare e il participio. L'essere, non solo per la sostanza delle cose, ma ancora da altra parte per l'estimazione degli nomini, venuta a scemarsi .... la grazia della varietà ecc. Leopardi.

127. Cogli aggettivi e co' participii passati aggettivamente usati, anche i complementi avverbiali si pospongono; p. es. Il Rossini ambito da' principi e da' popoli saziato d'oro e di onori e di gloria ecc. Giordani. - Talvolta si antepongono per eleganza Le sponde erano sempre di rugiadosi fiori dipinte, e d'erbe verdissime e freschissime vestite. Caro. - Di onestissimi panni sempre vestito. Boccaccio.

128. Se il complemento avverbiale serve a qualificare un sostantivo, gli si pospone sempre; p. es. ascoltai una commedia in tre atti; S. Giovanni in Val d'Arno; una cosa per burla; un piacere per forza ecc. ecc.